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Salute, benessere e promozione della salute

Il sistema sanitario in Italia, tradizionalmente orientato alla malattia, sta ora ponendo una crescente enfasi sulla salute e sulla sua promozione. Analogamente, una parte consistente degli infermieri che era assegnata all’assistenza di persone affette da malattie acute ora sta orientando i suoi sforzi verso la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. L’OMS definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo l’assenza di malattia e infermità”. Tale definizione di salute non permette variazioni sul livello di benessere o di malattia, il concetto di continuum salute-malattia permette una più ampia descrizione dello stato di salute della persona. Vedendo la salute e la malattia su un continuum, non è possibile considerare una persona come completamente sana o completamente malata.  Lo stato di salute di una persona è sempre in cambiamento e potenzialmente può variare dal massimo livello di benessere a uno stato di salute molto compromessa. L’uso del continuum salute-malattia permette di valutare una persona come in possesso contemporaneamente di un certo livello sia di salute che di malattia. Le limitazioni della definizione della salute dell’OMS sono evidenti in relazioni alle malattie croniche e alle invalidità. Un malato cronico non può soddisfare lo standard di salute stabilito dalla definizione dell’OMS. Tuttavia, quando si considera la malattia cronica dalla prospettiva del continuum salute-malattia, le persone affette da malattia cronica o invalidità possono essere considerate potenzialmente in grado di raggiungere un elevato livello di benessere, se hanno successo nel soddisfare i propri potenziali di salute entro i limiti imposti dalla malattia cronica o dalla disabilità. 

Il benessere è definito come l’equivalente della salute. Il benessere include l’essere proattivi e coinvolgere le persone nello sforzo di ottenere uno stato di salute fisica, psicologica e spirituale in cui appaiono e si sentono meglio. Il benessere ha 4 componenti: 

  • la capacità di esercitare al meglio le proprie abilità
  • la capacità di adeguarsi e adattarsi al variare delle situazioni 
  • la dichiarazione esplicita di sentirsi bene 
  • la sensazione che ogni cosa è parte di un insieme ed è in armonia con le altre 

Con questo riferimento è evidente che lo scopo degli erogatori di assistenza sanitaria è quello di promuovere cambiamenti positivi orientati alla salute e al benessere. Il senso di benessere ha una componente soggettiva che enfatizza l’importanza di riconoscere e rispondere alla persona con un’assistenza sanitaria e infermieristica specifica e diversificata. 

Oggi, un’enfasi sempre maggiore è posta sulla salute, sulla promozione della salute, sul benessere e sulla cura di sè.  La salute è vista come il risultato di uno stile di vita orientato al benessere. Il risultato è stato l’evoluzione di numerose stategie di promozione della salute, inclusi screening multifase , test genetici, programmi di monitoraggio della salute nel corso della vita, programmi di salute mentale e ambientale, riduzione di rischi, educazione sanitaria e dietetica. Il crescente interesse nelle capacità di cura di sè è evidenziato dal numero consistente di pubblicazioni sulla salute, di conferenze e di workshop destinati a un pubblico generico. Le persone conoscono sempre meglio la propria salute e dimostrano sempre più interesse e responsabilità per la propria salute e il proprio benessere. Programmi educativi strutturati di cura di sè enfatizzano la promozione della salute, la prevenzione della malattia, l’autocura e l’uso consapevole del sistema sanitario professionale. Inoltre, esistono moltissimi gruppi di auto-aiuto, numerosi siti web e forum che si propongono di di condividere esperienze e informazioni sulla capacità di cura di sè con altre persone che presentano condizioni simili, malattie croniche o disabilità. I professionisti della salute hanno compiuto notevoli sforzi per raggiunger e motivare i componenti di vari gruppi culturali e socio-economici  sugli stili di vita e le pratiche sanitarie. Lo stress, la dieta inappropriata, la mancanza di esercizio fisico, il tabagismo, la tossicodipendenza, i componenti ad alto rischio ( incluse le pratiche sessuali) e la scarsa igiene sono tutti aspetti dello stile di vita che hanno un effetto negativo riconosciuto sulla salute. I professionisti dell’assistenza sanitaria sono coinvolti nello stimolare comportamenti e abitudini che promuovono la salute. L’obiettivo è quello di motivare le persone a migliorare il modo in cui vivono, modificando i comportamenti a rischio e adottando quelli più salutari.